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4. Lo Spirito che Da` la Vita e` l’Autore dell’Opera di Mortificazione

Introduzione

Nel capitolo precedente abbiamo visto che era dovere di tutti i veri Cristiani mortificare costantemente le opere della carne. Questo perche` il peccato insito rimane nel Cristiano dopo la conversione fino alla morte e, se lasciato a se stesso, produrra` peccati scandalosi. In questo capitolo Owen parlera` della grande, causa efficiente della mortificazione , cioe` lo Spirito.

Una Dettagliata Discussione dell’Argomento del Terzo Capitolo

    Tesi Principale

    Lo Spirito e` di per se` sufficiente per quest’opera; tutti i modi e i mezzi senza di Lui sono una nullita`; e Egli ne e` la grande causa efficiente: Egli opera in noi a Suo piacimento.

    La Vanita` di Cercare Altri Rimedi Eccetto lo Spirito

    In questa sezione Owen critica con durezza sia la Chiesa Cattolica — che lui chiama la religione del papa — sia i Protestanti, molti dei quali stavano tentando di mortificare il peccato con metodi e mezzi non biblici e ostinatamente sbagliati. Nella misura in cui le chiese continuano oggi in tali idee, e in larga misura molte lo fanno, le sue parole sono corrette. Sia detto ora che, essendo io stesso stato un Cattolico, non sto scrivendo questo semplicemente per castigare la religione Cattolica ne`, in quanto a questo, una qualsiasi denominazione Protestante, ma solo per guidarci alla verita` per quanto riguarda la mortificazione, la centralita` di Cristo e l’opera dello Spirito in questo processo.

    Owen dice che i papisti e certi Protestanti, che dovrebbero sapere meglio (avendo piu` luce e conoscenza del vangelo) sono caduti nell’idea che con i loro “ indumenti volgari “ (abbigliamento papale) e tutti i loro “voti, ordini, digiuni, penitenze... prediche, sermoni, libri devozionali... prestazioni esteriori... esercizi del corpo... prestazioni personali, doveri legalistici,” stanno effettivamente mortificando i peccato. Ma questi metodi e mezzi sono ostinatamente sbagliati e pericolosi poiche` sono praticati “senza fare la minima menzione di Cristo e del Suo Spirito” e “sono verniciati con parole gonfie di vanita`.41 La radice del problema, come dice Owen, e` che questa gente, mentre e` incurabilmente religiosa — nessuno negherebbe questo — ha una “profondamente radicata mancanza di familiarita` con il potere di Dio e il mistero del Vangelo.”42

    Ci sono almeno due ragioni, dice Owen, per cui la gente, che siano Cattolici o Protestanti, non puo` mortificare nemmeno un peccato in questo modo. Primo: essi non usano i metodi e i mezzi ordinati da Dio e nessun metodo o mezzo ha potere alcuno per la mortificazione del peccato se Dio non ha stabilito che sia cosi`. Tutti i voti, le penitenze, le discipline, la vita monastica e “le auto-flagellazioni” susciteranno semplicemente la domanda da parte di Dio: “Chi vi ha chiesto di fare queste cose?” e : “Voi mi adorate invano, insegnado le tradizioni degli uomini come dottrine”.

    Secondo: i metodi e i mezzi stabiliti da Dio — cioe` preghiera, digiuno, vigilanza, meditazione e simili — per la mortificazione del peccato, non sono usati da questa gente nel luogo e ordine appropriati. Qui e` dove Owen colpisce alla radice delle false religioni dovunque: coloro che usano questi mezzi, egli dice, li usano come se essi fossero la causa efficiente della mortificazione e non semplicemente mezzi divinamente stabiliti.

Questi [cioe` preghiera, digiuno ecc.] hanno la loro funzione nella materia in questione ma, mentre devono essere tutti visti come ruscelli, essi li vedono come la fonte. Mentre producono e raggiungono lo scopo solo come mezzi subordinati allo Spirito e alla fede, essi si aspettano che lo facciano per virtu` del lavoro compiuto (italici miei).43

    In altre parole, i papisti e molti altri tentano di eradicare la presenza e il potere del peccato semplicemente praticando attivita` religiose. Questo modo di pensare, dice Owen, sta alla base di molta superstizione e indescrivibile “auto-macerazione” e forse, in larga misura, dell’idea della vita monastica stessa (almeno per come la conosceva Owen). Coloro che perseguono questa rigida auto-mortificazione, agiscono solamente sull’uomo naturale e lasciano il corrotto “uomo vecchio” completamente incolume. Nessuno di questi metodi e`di per se` sufficiente per il lavoro in questione.

Che nessuno di questi metodi sia sufficiente e` evidente dalla natura del lavoro stesso che si deve fare: e` un lavoro che in se` richiede la concorrenza di un tale numero di azioni, che nessuno sforzo personale puo` acquisirlo ed e` di natura tale, che solo un’onnipotente energia puo` portarlo a compimento.44

    La mortificazione non puo`essere fatta semplicemente ripetendo certi doveri religiosi, senza l’opera dello Spirito di Dio. Lo Spirito e` la causa efficiente della mortificazione.

    Solamente lo Spirito Mortifica il Peccato in Noi

      Egli fu promesso a tale fine.

    Owen dichiara che mettere a morte il peccato e` un lavoro dello Spirito in accordo con la promessa e lo scopo del Suo venire a risiedere in noi. Egli cita i seguenti testi a conferma del suo punto:

Ezechiele 11:19 Io daro` loro un medesimo cuore e mettero` un nuovo spirito dentro di loro; io togliero` il cuore di pietra dal loro corpo e daro` loro un cuore di carne, 11:20 cosicche` essi camminino secondo le mie leggi e osservino i miei comandamenti e li pratichino.

Ezechiele 36:26 Io vi daro` un cuore nuovo e mettero` un nuovo spirito dentro di voi; e togliero` il cuore di pietra45dal vostro corpo e vi daro` un cuore di carne. 36:27 Mettero` il mio Spirito dentro di voi, e voi camminerete secondo i miei statuti e osserverete le mie prescrizioni e le metterete in pratica.46

      Egli ci comunica tutti i doni di Cristo.

    Owen dice, in accordo con la buona, biblica, Trinitaria teologia, che tutti i doni di Cristo sono comunicati a noi dallo Spirito. La mortificazione, sia meritoria che progressiva, e` data da Cristo mediante lo Spirito insito. “Tutte le dispensazioni di soccorso e sollievo, negli iniziali, crescenti, atti di grazia di qualunque tipo provenienti da Lui [Cristo], avvengono mediante lo Spirito, per mezzo del quale solamente Egli opera nei e sui credenti”47 Cristo fu esaltato per garantirci il perdono e il dono dello Spirito.

Atti 5:31 Dio Lo innalzo` alla Sua destra come Capo [Principe] e Salvatore, per portare pentimento a Israele e perdono dei peccati

Atti 2:33 Cosi` dunque, innalzato alla destra di Dio, e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, Egli ha riversato cio` che voi potete vedere e sentire.

    In Che Modo lo Spirito Mortifica il Peccato in Noi?

    Owen suggerisce tre modi in cui lo Spirito mortifica il peccato in noi: Egli (1) fa si` che abbondiamo in grazia; (2) produce un reale effetto fisico sulla radice del peccato e (3) porta la croce di Cristo nel cuore del peccatore. Diamo ora a questi uno sguardo piu` in dettaglio.

    Primo: lo Spirito mortifica il peccato in noi facendo si` che i nostri cuori abbondino in grazia e nei frutti che sono contrari alla carne. In Galati 5:19-21 Paolo elenca alcune opere della carne e in 5:22-23 egli enumera i frutti dello Spirito e pone i due in reciproca opposizione. Owen chiede: se il frutto dello Spirito e` abbondantemente in noi, non saranno anche le opere della carne altrettanto abbondanti, in modo da cercare di sovvertire il frutto dello Spirito? Dopotutto essi sono in reciproca opposizione. La risposta e` “no”, perche` la carne e` stata crocefissa con Cristo (5:2). Pertanto, poiche` lo Spirito fa si` che abbondiamo dei Suoi frutti, il potere della carne appassisce e muore progressivamente. Owen ripete ancora:

Egli, [cioe` lo Spirito] fa si` che cresciamo, ci sviluppiamo, prosperiamo e abbondiamo in quelle grazie che sono contrarie, opposte e distruttive per tutti i frutti della carne, e per la quiete o lo sviluppo del peccato stesso.48

    Secondo, lo Spirito colpisce alla vera radice o abitudine del peccato. Per usare le parole di Owen, lo Spirito produce

un reale effetto fisico sulla radice e abitudine del peccato, per indebolirlo, distruggerlo e rimuoverlo. Pertanto Egli e` chiamato uno ‘Spirito di giudizio e fuoco’, Isa. iv. 4, che realmente consuma e distrugge i nostri desideri... perche` come Egli comincia l’opera per quanto riguarda il tipo, cosi` la porta avanti per quanto riguarda i progressivi stadi. Egli e` il fuoco che consuma la radice stessa del desiderio.49

    Il terzo modo in cui lo Spirito opera per produrre la mortificazione in noi e` portando la croce di Cristo dentro il cuore del peccatore mediante la fede. Cosi` facendo, Egli ci da` comunione con Cristo nella Sua morte e associazione nelle Sue sofferenze. Owen avra` di piu` da dire a questo proposito durante lo sviluppo della sua tesi nei successivi capitoli.

    Se e` lo Spirito che Fa il Lavoro, Perche` Ci Viene Comandato di Mortificare il Peccato?

    La domanda finale in questo capitolo riguarda la relazione fra lo Spirito come Santificatore e il comando dato a tutti i Cristiani di mortificare le opere della carne. Se lo Spirito e` Colui che mortifica, perche` viene tuttavia comandato a me di farlo? Lasciamo che lo faccia Lui. In una forma o nell’altra questo e` l’insegnamento che prevale oggi, cioe` “Lascia andare e lascia fare a Dio” oppure “Io cerco solo di tenermi in disparte e lasciare che il Signore faccia il Suo lavoro”. Ora e` importante notare che, in un certo senso, ciascuna di queste affermazioni contiene una qualche verita` ma, a se` stanti, esse sono deplorevolmente inadeguate come dottrina di santificazione, biblicamente parlando. Mentre e` vero, come Owen si e` preso la pena di dimostrare, che e` lo Spirito Colui che in realta` mortifica il peccato, e` un’idea errata (spiritualmente persino dannosa) pensare che ne consegua che noi non vi contribuiamo; il comandamento di “mettere a morte” i misfatti del corpo e` effettivamente un comandamento, non un suggerimento.

    Owen nota che, in un certo senso, non e` diverso da tutte le opere buone che facciamo e siamo comandati di fare; in definitiva esse vengono dallo Spirito, tuttavia ci viene comandato di eseguirle. Filippesi 2:13 esplicitamente dice che: “Colui che produce in noi sia la volonta` che l’azione... e` Dio,” cioe`, lo Spirito. Come dice Isaia: “SIGNORE, Tu stabilisci la pace per noi; tutto cio` che noi abbiamo compiuto, l’hai fatto Tu per noi.” Lo Spirito, “madiante il Suo potere”, vi rendre “meritevoli della vostra chiamata” e “compie ogni ‘opera buona’ (e[rgon, ergon) sollecitata dalla vostra fede” (2 Tess. 1:11). Tuttavia, in ognuno di questi casi, noi siamo esortati a compiere l’opera buona e non stare ad aspettare apaticamente che Dio faccia qualcosa. Si tratta percio` di entrambe le cose. Tutto cio` che Owen sta facendo, da buon teologo, e`dimostrare l’appropriata relazione biblica fra il comando di fare buone opere (che e` parte della mortificazione) e il ruolo dello Spirito in questo processo:

Egli non opera la mortificazione in noi senza mantenerla un atto di obbedienza da parte nostra. Lo Spirito Santo opera in noi e su di noi, a seconda di come noi siamo adatti ad essere lavorati, vale a dire, in modo tale da preservare la nostra liberta` e libera obbedienza. Egli lavora sulla nostra comprensione, volonta`, coscienza e emozioni, in accordo con la loro propria natura; Egli opera in noi e con noi e non contro di noi e senza di noi. Pertanto la Sua assistenza e` un incoraggiamento per rendere il lavoro piu` facile e non l’occasione per trascurare il lavoro stesso.50

Sommario del Terzo Capitolo

    Le persone religiose hanno cercato, attraverso la storia, di mortificare il peccato (sebbene esse possano non avere usato questo termine), ma senza successo. La ragione e` che esse pensano di poterlo fare semplicemente mediante le loro opere. In realta`, non possono. Alla fine, esse risultano frustrate e confuse o, ancor peggio, arroganti, poiche` pensano di avere ottenuto per proprio merito un certa santita`. In questo modo esse confondo, come dice Owen, i ruscelli con la fonte.

    Pertanto, noi non mortifichiamo la nostra carne per conto nostro, mediante le opere che noi stessi compiamo, sia che esse appaiano bibliche o no. Persino la preghiera, quando e` compiuta sensa lo Spirito, e` inutile nel lavoro di mortificazione. E` invece lo Spirito che in effetti mette a morte il peccato in noi: posizionalmente e meritoriamente al momento della conversione, e progressivamente o praticamente, attraverso tutto il corso delle nostre vite cristiane. Egli compie il Suo lavoro di mortificazione progressiva, causandoci di abbondare nel frutto dello Spirito, mediante un lavoro diretto sull’abitudine e la radice del peccato, e portadoci ad essere in comunione con Cristo nella Sua morte e condivisione delle Sue sofferenze. Il Suo lavoro non ci da` in alcun modo ragione di trascurare i comandi di Dio a tale fine, ma porta piuttosto consolazione durante il processo e ci stimola all’obbedienza, usando nel contempo la nostra ubbidienza come mezzo per mortificare il peccato in noi. Abbiamo buone ragioni per rallegrarci perche` sappiamo che lo Spirito sta operando per produrre santita`, lavorando persino al livello della nostra volonta` e azione.


41 VI:16-17.

42 VI:17.

43 VI:17-18.

44 VI:18.

45 Nella letteratura Rabbinica, una pietra era associata con inclinazioni malvage (b. Sukk. 52a).

46 Ger 31:31-34 e` parallelo a questo passaggio. Owen cita anche Isa 57:17-18, sebbene sia difficile dire come questo verso si colleghi a questo argomento. Forse e` per far notare che non c'e` pace per l'empio, ma che Dio e` il solo che puo` guarirci dai nostri peccati.

47 VI:19.

48 VI:19.

49 VI:19.

50 VI:20.

Related Topics: Hamartiology (Sin), Pneumatology (The Holy Spirit), Sanctification

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