We have a saying in the office; "Make sure you have your seatbelt on cause God has us on an awesome ride". I'm just thankful that he allows us a front seat in this journey.

In 2010 we had a Matching Funds Fundraiser. We called it a Celebration Fundraiser. The response from our Bible.org/NET Bible users and visitors was so over whelming that our matching sponsor has offered to do it again. (see below on how the matching funds works)

In 2010 we raised over a million dollars from our Celebration Fundraiser. Because of your generosity we were able to work on the projects that we felt God was calling us to do.  Our goals and passions have not changed, we still believe we can equip Christians for global impact and see the great commission fulfilled in one generation. Here is an update on the projects from that 2010 fundraiser:

How the matching funds works - If you currently donate to Bible.org, for every $1 you donate our sponsor will match it with another $1. $1 becomes $2, $10 becomes $20 and so forth.  If you have never donated to Bible.org before and you donate $1 our sponsor will donate $2. $1 becomes $3, $10 becomes $30.  Our sponsor is will to match up to $500,000. ANY amount you donate will be matched. If ever dollar of the matching funds is used we have the potential of raising over one million dollars.

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Matching Fundraiser
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Quando Dio ci ha creati a Sua immagine, quell’immagine includeva le nostre emozioni. Dio ci da tutto ciò di cui possiamo goderne e le emozioni sane colorano la nostra vita e ci entusiasmano. La Sua Parola dice “Dio… ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne” (1 Tim 6:17). Ci è stato anche detto tramite la Scrittura di godere del nostro lavoro, degli amici, dei nostri figli, della buona salute, della benedizione materiale e del nostro Dio. Senza emozioni, ciò sarebbe impossibile.

Noi prendiamo piacere in Dio. Noi prendiamo piacere nelle nostre famiglie e nei nostri Amici. Noi prendiamo piacere delle opportunità che Dio ci dona per usare le nostre abilità per servire gli altri. La Vita ha uno scopo ed un soddisfacimento. La nostra Vita spirituale matura e si approfondisce quando apprezziamo le benedizioni di Dio.

Quando tutto va bene – quando ad esempio ci spostiamo in una nuova casa, quando i nostri figli finiscono l’università e trovano un buon lavoro, quando si sposano con la persona giusta, quando riceviamo buone notizie dal dottore, quando di fatto ci rimangono soldi alla fine del mese – ci sentiamo felici: le nostre emozioni rispondono e reagiscono alle nostre circostanze fisiche.

Le nostre emozioni reagiscono anche alle nostre circostanze spirituali. Quando una persona, schiacciata dalla colpa, trova perdono credendo in Cristo Gesù, si sente ripulita e libera. Lo si vede accadere spesso nelle persone che portano il peso e il dolore dell’aborto da anni. Ci dicono di aver trovato la guarigione spirituale ed emotiva attraverso il perdono di Cristo, specialmente quando si ritrovano nell’ambito di un gruppo di sostegno per la ripresa dall’aborto. Dopo che l’immoralità ha distrutto l’autostima della persona, ho visto donne che rinunciavano al loro malsano stile di vita e trovavano gioia nell’ubbidienza al Signore.

Ma cosa succede se le nostre emozioni diventano come un treno impazzito che non riusciamo a controllare? Forse spesso ti senti schiacciata dalle tue emozioni e ti rivedi in questa descrizioni che seguono:

·         Hai sperimentato il rifiuto o sei stata trattata ingiustamente o stai combattendo con la devastazione emotiva del tuo passato? Sei stata molestata o rifiutata?

·         Ti ritrovi in un matrimonio che ti ha resa acida e ti senti senza speranza?

·         Gli altri ti dicono che “hai tutto sotto controllo” ma sotto quest’apparenza fremi di rabbia e di amarezza non riuscendo a perdonare le cose che ti hanno fatto?

·         Sei schiacciata dalla colpa e dal rimorso per cose che hai fatto e per cui non riesci semplicemente a perdonarti?

Quando affrontiamo circostanze della vita incerte, dolorose o tragiche, ci sentiamo afflitti, in confusione, arrabbiati e nel dolore: anche queste emozioni sono date da Dio. Il nostro Padre usa queste emozioni per portarci più vicino a Lui. Così come il dolore fisico ci fa capire che qualcosa nel nostro corpo non va, così il dolore emotivo è forse il modo in cui Dio ci dice che non va tutto bene nella nostro rapporto spirituale con Lui.¹

Quando le emozioni si fanno distruttive, ci possono rendere tristi, rovinare i rapporti con gli altri e possono bloccare la nostra crescita spirituale. Le emozioni possono costruire un muro solido tra noi e Dio e tra noi e le altre persone.

Nella nostra sofferenza non possiamo fare a meno di sentirci di dare la colpa a Dio per gli eventi tragici del nostro passato o per l’infelicità del nostro presente ed è difficile per noi aver fiducia in un Dio che permette che accada una tale tragedia ai Suoi figli. Facciamo il minimo indispensabile per rimanere parte del Suo “gruppo” ma non abbiamo il senso del legame né una vera gioia alla presenza di Dio e neanche un vero rapporto con gli altri credenti.

Nelle pagine successive vedremo come queste emozioni che creano instabilità, distruttive (cioè l’egoismo, la colpa, la paura, la preoccupazione, il non riuscire a perdonare, la rabbia, l’invidia, il rifiuto, l’avidità, l’orgoglio, senso d’inferiorità, delusione, scontentezza, l’afflizione e la solitudine) possono intralciare la nostra crescita spirituale e tenerci lontano da un rapporto vicino e di fiducia col nostro Creatore. Studiando i personaggi biblici - i quali hanno subìto anche loro queste emozioni - e mettendo in pratica la santa Parola di Dio, vedremo anche come possiamo affrontare queste emozioni, superare questi ostacoli emotivi e procedere con forza e coraggio nel cammino che il Signore ha pianificato per noi. Alla fine apprezzeremo in modo nuovo l’Amicizia e vedremo come gli amici cristiani possono stimolare la crescita emotiva e la maturità spirituale in modo reciproco.

Forse pensi che nessuno potrebbe mai comprendere la sofferenza a cui le tue emozioni ti hanno portato a sentire finora. Forse dentro di te pensi che la tua situazione sia una guarigione che è passata. Se è così, per favore ricorda cosa ha detto in preghiera il profeta Geremia mentre vedeva il suo mondo sgretolarsi davanti ai suoi occhi: “Ah, Signore, DIO! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza e con il tuo braccio steso; Non c’è nulla di troppo difficile per te.” (Gr 32:17)

Il progetto di Dio per i Suoi figli, definito in modo chiaro, è che cresciamo nella maturità spirituale. Egli può guidarci intorno, al di sopra o in mezzo ad un ostacolo che ha fatto ritardare la nostra crescita spirituale. Niente del nostro passato o del nostro presente è così difficile che lui non possa occuparsene. Dio ha creato le nostre emozioni e Lui è capace a fermare i loro effetti distruttivi sulle nostre vite. Lui può fare in modo che le nostre emozioni lavorino per noi dandoci pace e gioia mentre impariamo a coinvolgerci con la nostra relazione col nostro Signore piuttosto che reagire alle nostre circostanze.

Il compito potrebbe sembrare grande, ma con l’aiuto di Dio non è davvero così difficile. In questo libro affronteremo la sfida insieme e quando sarete arrivati alla fine del libro, spero che siate già a buon punto nel gestire qualsiasi ostacolo emotivo che blocca il vostro progresso alla maturità spirituale. Ora, all’inizio, incominciamo “con poco” arrivando verso il fine della maturità spirituale facendo passi da bambino...

Misurare La Crescita Spirituale.

Per nostra grande gioia Adrian, nostra nipote, è venuta a trovarci tempo fa. Circa un anno fa, quando si trovava a casa da noi, mio marito aveva segnato sul telaio della porta della cucina l’altezza e la data di nostra nipote. Mentre ci avvicinavamo alla stesso segno nella porta, le sorrisi e le dissi: “Vediamo quanto sei alta adesso!”

Adrian si mise dritta mentre facevo un segno con un pennarello sopra la sua testa. Era cresciuta di circa 7 cm! L’ho abbracciata e le dissi quanto era meraviglioso il fatto che stesse diventando così alta.

Nel frattempo la nostra famiglia aveva avuto una meravigliosa gioia con l’arrivo di un’altra bimba. Quando mia figlia Helene diede alla luce Alexandra tenevamo la bimba tra le braccia e la curavamo con un amore immenso. Sebbene fosse una bimba piccolina, Alexandra rimaneva sempre una persona: non bisognava altro per capire questo. Alla sua nascita, tutto il potenziale della sua vita era racchiuso in un fagotto di circa 4 kili.

Quando Alexandra tornò a casa dall’ospedale, non poteva far nulla:erano i suoi genitori a prendersi pienamente cura di lei. La sua unica fonte di sostentamento fisico era il latte della Mamma e, per i primi mesi, la vita di Helene ruotava intorno ai bisogni della sua piccola sorellina. Mentre passavano le settimane, vedevamo la bimba crescere, seguirci con gli occhi e facendo dei veri sorrisi: stava crescendo e maturando.

Sia Adrian che Alexandra stanno crescendo, ma c’è una grande differenza tra le aspettative che abbiamo di ciascuna di loro. Adrian ha tre anni:parla e sa cosa significa obbedire e disubbidire. Lei sa il motivo per cui è messa in punizione e può mangiare da sola e vestirsi da sola. Alexandra deve crescere un sacco prima di fare le cose che fa Adrian. Noi amiamo entrambe le bambine allo stesso modo, ma ognuna è ad un livello diverso di crescita.

C’è un perfetto paragone tra la crescita fisica e quella spirituale, tranne forse il fatto che la crescita spirituale è meno soggetta ad essere misurata. La crescita spirituale non può essere dimostrata come i segni fatti sulla porta per misurare l’altezza, tuttavia ci sono molte somiglianze con quella fisica. Quando conosciamo Gesù Cristo come nostro Salvatore, riceviamo una nuova natura e diventiamo figli di Dio – dei bambini spirituali. Tutto il potenziale della nostra vita spirituale ci è dato al momento in cui ci affidiamo a Cristo, perché lo Spirito Santo viene a vivere dentro di noi, senza mai lasciarci.

Conoscere La Parola Di Dio

Questo è solo l’inizio. Da quel momento in poi siamo destinati a maturare nelle nostre vite spirituali. Il primo cibo che abbiamo bisogno è il latte: “come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza se davvero avete gustato che il Signore è buono.” (1 Pietro 2:2)

Al principio realizziamo la bontà di Dio quando comprendiamo che Egli ci perdona e che ci rende Suoi figli. Comprendiamo che lui fa questo non per qualcosa di buono che noi abbiamo fatto, ma unicamente per la sua grazia e per la compassione verso di noi. Lui ci ama così tanto che è venuto sulla Terra come un essere umano ed si è preso il castigo che noi ci meritavamo per i nostri peccati. Perciò, quando riceviamo il dono di Dio della vita eterna attraverso Cristo Gesù, noi gustiamo la bontà di Dio.

Ma noi siamo bambini e prendiamo del latte spirituale per crescere. Quel latte è la Parola di Dio. Abbiamo anche bisogno di sostanze “nutrienti” necessarie che ci aiutino a crescere nella maturità spirituale. Le cose necessarie sono la preghiera, la comunione fraterna e l’obbedienza.

Quando diciamo che la Parola di Dio è il nostro “latte”, noi lasciamo intendere che qualcuno deve necessariamente aiutarci a comprendere la Parola e che deve nutrirci di essa in un modo in cui ci aiuti ad assimilarla. Abbiamo bisogno di nutrimento e consiglio. Forse non sei cresciuto come avresti dovuto perché non c’è stato nessuno ad aiutarti quando eri un bambino spirituale. Ciò accade più di quanto dovrebbe, ma non è troppo tardi: si può ancora proseguire nella maturità spirituale.

Comunque questo “allattamento” non si prevede che sia per tutta la vita. Quando cresci nella comprensione, inizi a poter digerire e assimilare da solo la “carne” della Parola di Dio. Sarai capace di studiare e mettere in pratica da solo la Parola di Dio. Il fine di Dio per ognuno dei Suoi figli è la Maturità. Paolo scrisse: “[versione inglese: Preparando il popolo di Dio] per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo.” (Ef 4:12-13)

La Preghiera Fatta A Nostro Padre

La Parola di Dio è la prima cosa necessaria per la crescita spirituale ma, come ho detto prima, ci sono anche altre necessità. Così come i neonati hanno bisogno della propria madre, c’è bisogno anche di vicinanza col Padre. Come nuovi credenti, sviluppiamo quella vicinanza col nostro Padre Celeste attraverso la preghiera. Infatti, Lui ci ha dato una meravigliosa promessa quando Lo preghiamo: “Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.” (Fil 4:6-7)

Dio non ci chiede di pregare perché non conosce i nostri bisogni. Lui conosce ogni cosa! Non preghiamo per il Suo beneficio, ma per il nostro. In quale altro modo possiamo sperimentare la realtà del Suo amore se non raccontandogli le nostre sofferenze, i nostri bisogni, i desideri e le gioie? In quale altro modo possiamo sentire il Suo conforto e vedere le Sue risposte?

Hai mai pregato riguardo una situazione ed hai avvertito la presenza di Dio e la pace anche se niente è cambiato? La Preghiera ci fa passare del tempo con nostro Padre. La Preghiera ci fa dipendere da Lui. La Preghiera rafforza la nostra fede. La Preghiera è necessaria alla nostra crescita spirituale: ma c’è di più.

Stare Insieme Con Gli Altri Credenti

Oltre al nutrimento personale con la Parola di Dio e il passare tempo in preghiera, abbiamo anche bisogno il nutrimento che proviene dal passare il tempo con gli altri credenti.

Come Paolo ha scritto: “Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.” (Eb 10:24-25)

Quando i Cristiani parlano di fratellanza non si vuole intendere semplicemente frequentare una chiesa la Domenica mattina. Non è abbastanza ascoltare la predica e andarsene senza avere contatti con nessuno. E’ importante pianificare nei nostri programmi dei periodi regolari in cui incontrarsi con gli altri credenti, incoraggiarsi e fortificarsi a vicenda, condividere l’amore, le risate, i dolori e le pene.

Di recente sono stata a pranzo con un’amica. Ci fa sempre piacere stare insieme, ma questa volta avevamo notato che avevamo gli stessi problemi riguardo una particolare situazione riguardo dei rapporti interpersonali: riuscivamo ad esprimere la nostra confusione e il nostro dolore. Riuscivamo a darci dei consigli l’un l’altra che forse avrebbero funzionato. Quando ci siamo salutate, sentivo una grande sensazione di soddisfazione e di piacere. In effetti entrambi sentivamo ciò. Il poter semplicemente parlarne, incoraggiarci e metterci alla prova ci ha aiutato a sollevarci da un peso emotivo che avevamo entrambi. La Fratellanza è vitale per la maturità spirituale. Il Re Salomone ha scritto “Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro.” (Prov 27:17)

Obbedienza Alla Parola Di Dio

La Fratellanza è necessaria per la maturità spirituale, così come l’esercizio spirituale. Così come un bambino deve usare le braccia, le gambe e tenere la testa in su per fortificare e far sviluppare i muscoli, anche la crescita spirituale richiede esercizio.

Pensiamo a come il bambino inizia a camminare. All’inizio riesce a fare una o due passi alla volta, poi lentamente, mentre i suoi muscoli si fanno più forti, il bambino riesce a camminare senza sforzo per il resto della sua vita. Mentre esercitiamo i muscoli alla Parola di Dio, ubbidiremo più facilmente: il peccato perderà la sua attrazione su noi e il discernimento crescerà. La Scrittura insegna: “Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.” (Ebr 5:13-14)

Il Ritardo Di Crescita

Se potessi misurare la tua crescita spirituale, quanto pensi saresti cresciuto nell’ultimo anno o negli ultimi cinque o dieci anni? Sembra che alcuni di noi non superino mai la fase infantile: abbiamo accettato Gesù Cristo come il nostro personale Salvatore anni fa, però le nostre vite non sono state trasformate così tanto. Facciamo un sacco di cose giuste, però non avvertiamo quel grande rapporto con Dio. Non siamo pieni di gioia nel modo che pensavamo che saremmo stati. Non c’è entusiasmo o spirito di avventura nel nostro cammino spirituale, bensì è tutto una noia.

Forse starai pensando: “non sono molto matura, non mi sento vicino a Dio. Persino quando prego non mi aspetto davvero una risposta: lo faccio in modo meccanico, ma non funziona. Quando sono con gli altri cristiani mi sento un’ ipocrita.”

Credo che questo, almeno in parte, succeda a causa di un’altra condizione che è in rapporto con quello che succede nei bambini: si chiama “ritardo di crescita” e credo che sia una condizione spirituale così com’è un problema fisico.

Cos’è che ci ostacola nel crescere? Cos’è che sta bloccando le nostre vite spirituali e impedisce il nostro sviluppo? Perchè siamo delusi nella vita cristiana? Perché Dio sembra lontano e non una persona intima, vicina?

A volte il fallimento di una crescita sana è causata da ostacoli emotivi che ci hanno paralizzato, ci hanno dato un concetto errato di Dio o ci hanno fatto sminuire del valore che abbiamo di noi stessi. Quando si tratta di salute emotiva, ci sono due estremi che dobbiamo evitare. Il primo è ignorare o rifiutare le nostre emozioni: il “ripieno” di emozioni ci porta a covare sotto la superficie ed influenzare l’intera persona.

D’altra parte, non possiamo fare delle nostre emozioni il centro della nostra attenzione in quanto la società di oggi sembra appoggiare il motto “se ci si sente bene, fallo”. Il nostro Mondo ha rifiutato i valori morali assoluti e quelli tradizionali mentre sembra voler far prevalere l’atteggiamento di sostegno nel fare ciò che si vuole.

Ci sono molti esempi di quest’atteggiamento del “sentirsi bene”: prima di tutto il sesso che è visto come semplicemente un istinto animale, staccato dalla cornice protettiva del matrimonio, privo dall’intimità e dell’impegno. Non c’è bisogno di farvi immaginare quali conseguenze stiamo avendo come risultato di questa semina!

Altri esempi sono numerosi: l’Egoismo che è applaudito ed incoraggiato. Uomini e Donne che finiscono il matrimonio. Figli che vengono abortiti, rifiutati, abusati e spesso abbandonati e che crescono da soli. Genitori anziani abbandonati e qualche volta lasciati senza aiuto ed a morire di fame perché i loro bisogni si inseriscono nell’egocentrismo dei loro figli adulti. La Rabbia incontrollata che scoppia in violenza casuale mai vista nella storia della nostra nazione. Tutto questo e molto di più sono il risultato del seguire i nostri sentimenti ciecamente senza rispettare i limiti dati da Dio.

Princìpi Di Salute Emotiva

Né il rifiuto delle emozioni né una cieca ubbidienza ad esse produrrà una personalità ben sviluppata: dobbiamo andare alla Bibbia per vedere alcuni fatti e princìpi importanti per gestire le nostre emozioni secondo il modo in cui Dio vuole,² partendo dall’idea che:

Dio ha emozioni e ci ha creati a Sua immagine con una simile capacità emotiva.

Dio ama, è gioioso, sente compassione, il dolore e la rabbia. Gesù Cristo, come essere umano, ci ha rivelato il cuore di Dio: Lui ha espresso dolore, rabbia, frustrazione (Luca 9:41), delusione e meraviglia (Luca 7:9), afflizione (Giovanni 12:39) e Gioia (Ebr 12:2). La nostra formazione emotiva è uno dei modi in cui si vede l’immagine di Dio in noi.

Dobbiamo poi ricordare:

Gli esseri umani sono delle unicità fisiche, spirituali ed emotive.

Noi ci relazioniamo all’ambiente con i nostri corpi e ci relazioniamo con Dio con i nostri spiriti: le nostre emozioni sono influenzate da entrambe queste relazioni. Non possiamo semplicemente separare i diversi componenti della nostra natura come se fossero compartimenti stagno. “Proprio come possiamo fare esperienza di dolore o piacere fisico, così possiamo avere la capacità di fare esperienza di dolore o piacere emotivo.”³

Le Emozioni Influenzano Potentemente La Nostra Vita

Immagina come sarebbe se fossimo degli esseri con una propria volontà ma senza emozioni. Saremmo come dei computer: macchine senza sensibilità, nessuna abilità nel relazionarsi, né dolori né gioie. Secondo me non sarebbe molto interessante! Le nostre emozioni ci sono state date non per controllarci ma per consentirci di godere della vita.

Spesso pensiamo di poter risolvere i nostri bisogni spirituali con un cambio nelle nostre circostanze fisiche: ci facciamo una piccola vacanza, andiamo al centro commerciale e compriamo un intero guardaroba. Alcuni sfuggono alle emozioni creandosi una dipendenza dall’alcol con altre droghe (anfetamine e sedativi). Altri vivono nei piaceri. Tutti questi rimedi, però, sono soltanto dei cerotti o anestetici temporanei. Stiamo semplicemente trattando i sintomi peggiorando spesso le circostanze nel processo. La Verità è:

Dio vuole guarire le nostre emozioni lavorando attraverso il nostro spirito piuttosto che aggiustare le nostre circostanze.

Sfuggire non toccherà mai il problema alla radice, la quale si trova molto più nel profondo. Dio vuole guarire la causa e non soltanto alleviare i sintomi del nostro dolore emotivo. Ancora più importante:

Dio vuole che la nostra stabilità emotiva sia basata sulla nostra relazione con Lui piuttosto che con stimoli fisici e chimici.

Nelle pagine che seguono studieremo cosa dice la Bibbia riguardo Dio come il nostro grande Guaritore. Impareremo dai personaggi biblici che hanno fatto esperienza di emozioni difficili: egoismo, colpa, paura, preoccupazione, incapacità di perdonare, rabbia, invidia, rifiuto, avidità, orgoglio, senso d’inferiorità, delusione, scontentezza, afflizione e solitudine. Troveremo la soluzione che Dio ci offre per aiutarci a trattare con queste emozioni in modo efficace e studieremo il modo per incoraggiarci reciprocamente. Infine, impareremo a fare ciò che dobbiamo fare affinché Dio possa compiere i Suoi miracoli nella fragile cornice delle nostre emozioni perché “Lui guarisce chi ha il cuore rotto e fascia le loro ferrite.” (Salmi 147:3)

¹ Dal libro di Erwin Lutzer, Managing Your Emotions (Chappaqua, N.Y.: Christian Herald Books, 1981), 17

² Sono grata ad Erwin Lutzer per alcune idee trovate nel suo libro “Managing Your Emotions”, pubblicato nel 1981 dalla Christian Herald books.

³ Dal libro “Managing Your Emotions”, 11.

STROPHE DIVISIONS OF MODERN TRANSLATIONS

READING CYCLE THREE (see "Guide to Good Bible Reading")

FOLLOWING THE ORIGINAL AUTHOR'S INTENT AT PARAGRAPH LEVEL

This is a study guide commentary which means that you are responsible for your own interpretation of the Bible. Each of us must walk in the light we have. You, the Bible, and the Holy Spirit are priority in interpretation. You must not relinquish this to a commentator.

Read the chapter in one sitting. Identify the subjects (reading cycle #3). Compare your subject divisions with the five translations above. Paragraphing is not inspired, but it is the key to following the original author's intent, which is the heart of interpretation. Every paragraph has one and only one subject.

1. First paragraph

2. Second paragraph

3. Third paragraph

4. Etc.

CONTEXTUAL INSIGHTS

A. The first verse has always spoken deeply to me. This is the essence of what a personal relationship should be. But even this deep intimacy does not mean that problems, illness, vicious attacks do not occur. The great promise is not the absence of problems, but His presence (cf. Ps. 23:4; 16:8).

B. I think the psalmist is in exile.

1. he cannot go to the temple, Ps. 42:4

2. he longs for Canaan, Ps. 42:6

3. he is being taunted by his captors, Ps. 42:3, 10 (cf. Psalm 137, which is also an exilic Psalm).

The NASB Study Bible (p. 781) has an interesting suggestion that the psalmist was a Korahite Levite taken captive by Syria. It gives an example of a Syrian raid (e.g., 2 Kgs. 12:17-18). The Korahites lived in the northern area of Israel (cf. Jos. 2:4,9-19). This may explain

1. the exile theory

2. the northern geographical sites in verse 6

C. The recurrent phrase is "in despair" (lit. "cast down," BDB 1005, KB 1458, Hithpolel (imperfect) occurs three times in this short poem, verses 5, 6, and 11. The psalmist is hurting inside (Ps. 42:5) and out (Ps. 42:10).

Also note the repetition of verses 5 and 11 with only slight changes. This same verse appears again in Ps. 43:5, which implies these Psalms are closely connected, possibly one Psalm (UBS Handbook, p. 398).

WORD AND PHRASE STUDY

NASB (UPDATED) TEXT: PSALM 42:1-4
 ¹As the deer pants for the water brooks,
 So my soul pants for You, O God.
 ²My soul thirsts for God, for the living God;
 When shall I come and appear before God?
 ³My tears have been my food day and night,
 While they say to me all day long, "Where is your God?"
 ⁴These things I remember and I pour out my soul within me.
 For I used to go along with the throng and lead them in procession to the house of God,
 With the voice of joy and thanksgiving, a multitude keeping festival.

42:1-4 In this strophe one wonders what the problem is.

1. the psalmist feels cut off from YHWH

2. the psalmist cannot worship at the temple (cf. Ps. 42:4b,c)

3. the psalmist's faith is being challenged by his current conditions (i.e., exile) and the taunting of his oppressors (Ps. 42:3,10; 79:10; 115:2)

See Contextual Insights, B.

42:1

NASB, NKJV"pants"
NRSV, TEV,
LXX, REB"longs"
NJB"yearns"
JPSOA"crying"

This verb (BDB 788, KB 881, Qal imperfect) is found only three times in the OT, two here and one in Joel 1:20, where it is used of the beasts of the field.

Should the interpreter emphasize the deep desire of the psalmist for God (cf. Ps. 63:1) or his desire to be in the temple on a feast day (42:4)? I think option #2 fits the context better.

▣ "soul" This is the Hebrew term nephesh (BDB 659, cf. Ps. 42:2,4,5,6,11). See note at Psalm 3:2. It was an idiom of self reference.

▣ "the living God" This is a play on the words

1. live (verb, חיה, BDB 310)

2. living (חי, adjective, BDB 311 I)

3. YHWH (יהוה, BDB 217, covenant name for Deity, cf. Gen. 2:4; see Special Topic at Ps. 1:1)

YHWH is the only-living, ever-living God (see SPECIAL TOPIC: MONOTHEISM at Ps. 2:7). All else is alive by Him, through Him, and for Him (cf. Ps. 18:46). This characterization of Israel's God as "living" contrasts with the pagan idols that are blind, deaf, mute, and non-existent (cf. Isa. 4:9-20; Hab. 2:18-19).

42:2 "appear before God" This is an idiom for being in the temple on a feast day. The psalmist is being hindered from being in Jerusalem during feast days.

There is a question of how to understand the consonants.

1. NASB follows the MT, "appear before"

2. RSV changes the vowels to "and behold the face of God"

The UBS Text Project (p. 232) gives option #2 a "C" rating (i.e., considerable doubt).

42:3 "they" The text is not specific who this refers to.

1. captors

2. enemies

3. pagans

I think #1 fits the Psalm best. The NJB entitles this Psalm "Lament of a Levite in Exile."

Notice the psalmist feels that these persons taunt him all day long (Ps. 42:3b; 79:10; 115:2).

42:4 Worship should be a joyful, anticipated experience. I hope your experience of worship can be so characterized!

The psalmist remembers his past worship times. 

1. I remember — BDB 269, KB 269, Qal cohortative

2. I pour out my soul within me — BDB 1049, KB 1629, Qal cohortative

NASB, NRSV"throng"
NKJV"multitude"
TEV, JPSOA"crowds"
NJB"under the roof"
LXX"tent"

The word (BDB 697) translated "throng" occurs only here in the OT, but the same consonants can mean "thicket," "cover," "tent," "booth." The LXX saw the parallelism of the second option as the best way to interpret this word (so too, UBS Text Project notes, p. 233). For a good brief discussion see NIDOTTE, vol. 3, p. 247.

▣ "lead them in procession" There is some confusion on the meaning of this word.

1. "walk slowly" — BDB 186, KB 214, Hithpael imperfect (psalmist was a Korahite Levite singer involved in the temple rites, songs, and liturgy, cf. 2 Chr. 20:19)

2. "of the majestic ones" — referring to the tent of place of worship (NJB, REB)

3. UBS Text Project (p. 234) gives a "C" rating (considerable doubt) to "I led them."

The only difference in all three options is the vowel marks.

NASB (UPDATED) TEXT: PSALM 42:5-8
 ⁵Why are you in despair, O my soul?
 And why have you become disturbed within me?
 Hope in God, for I shall again praise Him
 For the help of His presence.
 ⁶O my God, my soul is in despair within me;
 Therefore I remember You from the land of the Jordan
 And the peaks of Hermon, from Mount Mizar.
 ⁷Deep calls to deep at the sound of Your waterfalls;
 All Your breakers and Your waves have rolled over me.
 ⁸The Lord will command His lovingkindness in the daytime;
 And His song will be with me in the night,
 A prayer to the God of my life.

42:5-8 The psalmist tries to reassure himself. This is conveyed by two questions in verse 5. He answers the questions:

1. "hope" ("wait," BDB 403, KB 407, Hiphil imperative) in God

2. "I shall again praise Him — BDB 392, KB 389, Hiphil imperative) for the help of His presence"

3. "I remember (BDB 269, KB 269, Qal imperfect) You from"

a. land of Jordan

b. peaks of Hermon (BDB 356, the name is plural in the OT only here, therefore, "peaks")

c. Mount Mizar ("little hill," BDB 859, LXX) found only here in the OT. It could refer to

(1) small hill near Mt. Hermon

(2) a way of referring to Mt. Moriah, the site of the temple in Jerusalem

Hebrew poetry is slippery stuff! Its imagery is often vague (see Appendix: Hebrew Poetry at page xxi).

42:7 The imagery is powerful. The phrase "deep calls to deep" is moving but ambiguous. What waterfalls is he talking about?

1. the psalmist's tears, 42:3

2. the Jordan River Valley and its origin in the mountains, 42:6

The next line implies it may be figurative of problems the psalmist is facing (cf. Ps. 69:1-2; 88:7). Notice they are YHWH's

1. waterfalls

2. breakers

3. waves

that have rolled over (BDB 716, KB 778, Qal perfect) the psalmist! Faithful followers live in a fallen world but believe/trust that YHWH is "the God of my life" (42:9c). The "why" is unknown, but the "Who" is with us and this is certain!

The imagery of "water" in this Psalm is multi-fold.

1. water brooks, Ps. 42:1 (i.e., drought)

2. tears, Ps. 42:3 (i.e., pain)

3. a river (i.e., Jordan), Ps. 42:6

4. deep, Ps. 42:7

a. emotions

b. imagery from God's defeat of chaos in Genesis 1

5. waterfalls (i.e., hiding place in the north may be under a waterfall)

6. breakers/waves (i.e., a flood of problems)

42:8 As the psalmist's tears were his food day and night (Ps. 42:3), now YHWH's (notice this is the only use of YHWH in the Psalm; Book 2 of the Psalter is dominated by the use of Elohim for Deity, as Book 1 by YHWH) lovingkindness and song are his companions.

▣ "His song" Is this the result of YHWH's lovingkindness (hesed, see Special Topic at Ps. 5:7) or is it parallel to it? What is YHWH's song? How is the psalmist's prayer of line 3 related to "the song"? It probably refers to the content of the psalmist's praises of YHWH's mercy and faithfulness. The details of poetry are ambiguous. We must let the weight and feel of the strophe, and the parallelism of the lines guide us in an overall impression! Do not push the details! Do not build doctrine on isolated lines of poetry!

▣ "the God of my life" Faithful followers are not alone; there is purpose in their lives; there is a merciful Creator who is with them and for them! Nothing "just happens" to faithful followers (cf. Psalm 139).

NASB (UPDATED) TEXT: PSALM 42:9-11
 ⁹I will say to God my rock, "Why have You forgotten me?
 Why do I go mourning because of the oppression of the enemy?"
 ¹⁰As a shattering of my bones, my adversaries revile me,
 While they say to me all day long, "Where is your God?"
 ¹¹Why are you in despair, O my soul?
 And why have you become disturbed within me?
 Hope in God, for I shall yet praise Him,
 The help of my countenance and my God.

42:9-11 Do you see the intended parallel with verses 3 and 10; verses 5 and 11?

This is like a reinforcing summary. The psalmist feels alone (Ps. 42:9a), attacked (Ps. 42:9b), discouraged (Ps. 42:11a,b). How should he respond?

1. wait — same form as Ps. 42:5

2. praise — BDB 392, KB 389, Hiphil cohortative

3. remember the God of verse 8 and his former worship times with Him in verse 4. Faith projects forward and builds on past acts of trust.

42:9 "my rock" See note at Psalm 18:2.

42:10 The words of his adversaries were so painful that the psalmist describes them as "death in his bones." Words do hurt. They can destroy. They reveal the heart and one day every human will give an account to God for his/her words (cf. Matt. 12:36-37).

42:11d This last noun clause functions like the noun clause of verse 8c. It is an affirmation of God's presence and care! He is with us and for us!

DISCUSSION QUESTIONS

This is a study guide commentary which means that you are responsible for your own interpretation of the Bible. Each of us must walk in the light we have. You, the Bible, and the Holy Spirit are priority in interpretation. You must not relinquish this to a commentator.

These discussion questions are provided to help you think through the major issues of this section of the book. They are meant to be thought-provoking, not definitive.

1. In Book 2 (Psalms 42-72) of the Psalms there are two names for Deity that occur most often.

a. Elohim

b. YHWH

Explain what they mean.

2. How is "living God" a play on YHWH?

3. Is the author

a. a Levite?

b. in exile?

4. Where is Mt. Mizar?

5. Who would say, "Where is your God?"

6. Why is it thought that Psalms 42 and 43 were once one Psalm?

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STROPHE DIVISIONS OF MODERN TRANSLATIONS

READING CYCLE THREE (see "Guide to Good Bible Reading")

FOLLOWING THE ORIGINAL AUTHOR'S INTENT AT PARAGRAPH LEVEL

This is a study guide commentary which means that you are responsible for your own interpretation of the Bible. Each of us must walk in the light we have. You, the Bible, and the Holy Spirit are priority in interpretation. You must not relinquish this to a commentator.

Read the chapter in one sitting. Identify the subjects (reading cycle #3). Compare your subject divisions with the five translations above. Paragraphing is not inspired, but it is the key to following the original author's intent, which is the heart of interpretation. Every paragraph has one and only one subject.

1. First paragraph

2. Second paragraph

3. Third paragraph

4. Etc.

CONTEXTUAL INSIGHTS

A. The opening strophes are contrasts between the failure of human plans and efforts and YHWH's effective and purposeful plans.

B. In a way this Psalm is similar to

1. Deuteronomy 32

2. Nehemiah 9

3. Psalm 78

which are the history of Israel's faithlessness and YHWH's faithfulness during the early years (exodus, wilderness, conquest, judges).

C. This Psalm obviously was written after Israel's experience of exile. Its focus is national not individual.

D. It must be stated again and again that YHWH has an eternal redemptive purpose. Please look at the following Special Topics online (www.freebiblecommentary.org).

1. YHWH's Eternal Redemptive Paln

2. Why Do OT Covenant Promises Seem So Different From NT Covenant Promises?

WORD AND PHRASE STUDY

NASB (UPDATED) TEXT: PSALM 44:1-3
 ¹O God, we have heard with our ears,
 Our fathers have told us
 The work that You did in their days,
 In the days of old.
 ²You with Your own hand drove out the nations;
 Then You planted them;
 You afflicted the peoples,
 Then You spread them abroad.
 ³For by their own sword they did not possess the land,
 And their own arm did not save them,
 But Your right hand and Your arm and the light of Your presence,
 For You favored them.

44:1-3 This strophe recounts (perfect verbs, cf. Deut. 32:7) all of YHWH's activities for Israel during the conquest of Joshua. This conquest fulfilled the promise of Gen. 15:12-21. Notice the Genesis passage emphasizes YHWH's role (i.e., holy war) in the promise. YHWH acted, Abraham slept! The conquest was YHWH's victory, not the Israelite military's (Ps. 44:3).

44:1 "we have heard" The Jewish annual feasts were occasions to instruct the new generations about God' saving activities (cf. Exodus 12; Deut. 6:20-25; note the recurrent phrase, "when your children ask. . .," cf. Exod. 12:26, 27; 13:14-15; Deut. 6:20-35; Jos. 4:6-7, 21-24). It is the spiritual responsibility of every generation of believers to instruct the new generation about God, His character, and redemptive acts.

44:2 "the nations. . .the peoples" This refers to the native tribes of Canaan. See Special Topic below.

SPECIAL TOPIC: The Pre-israelite Inhabitants of Palestine

▣ "You planted them" In context this still refers to the Canaanite tribes (cf. LXX). The OT viewed YHWH as the establisher of all people groups (cf. Deut. 32:8). Genesis 15:12-21 asserts that the inhabitants of Canaan were expelled because of their sins; when Israel sins she will be expelled also (cf. Psalm 78).

The TEV, REV, and NET Bible assume that verse 2 relates to

1. the Canaanite people, 44:2a,c

2. the Israelites under Joshua, 44:2b,d (cf. Exod. 15:17; Jer. 45:4)

44:3 It was not Israel's military but YHWH's power to accomplish His purposes that allowed Israel to leave Egypt, travel to Canaan, and dispossess the native tribes!

Notice the parallelism between

1. Your right hand

2. Your arm

3. the light of Your presence

Number 3 would refer to the Shekinah Cloud of Glory during the Wilderness Wandering Period.

▣ "You favored them" This is the purpose of YHWH's promise to Abraham.

1. a seed (i.e., descendants)

2. a land

a. Abraham — Gen. 12:7; 13:15; 15:18

b. Israel — Gen. 26:3

c. Jacob — Gen. 28:13

The verb "favored" (BDB 953, KB 1280, Qal perfect) denotes the covenant purpose (cf. Gen. 12:3) of bringing all peoples to Himself (see Special Topic: YHWH's Eternal Redemptive Plan at Psalm 2, Intro.). YHWH chose to use Abraham and his seed (cf. Deut. 4:37; 7:7-8; 10:15) to reach all the sons and daughters of Adam.

NASB (UPDATED) TEXT: PSALM 44:4-8
 ⁴You are my King, O God;
 Command victories for Jacob.
 ⁵Through You we will push back our adversaries;
 Through Your name we will trample down those who rise up against us.
 ⁶For I will not trust in my bow,
 Nor will my sword save me.
 ⁷But You have saved us from our adversaries,
 And You have put to shame those who hate us.
 ⁸In God we have boasted all day long,
 And we will give thanks to Your name forever.  Selah.

44:4-8 If the first strophe, dominated by perfect verbs, denotes the past, this one, dominated by imperfects, denotes the present. Both deal with the concept of "holy war" or " God as Warrior." YHWH (or His name, Ps. 44:5,8) is the source of Israel's victories, not their military.

44:4 "You are my King" YHWH as king probably comes from 1 Sam.8:7. The Israelite king was only an earthly representative of YHWH's rule and reign (cf. Isa. 24:23; 52:7; 93:1; 96:10; 97:1; 99:1). In Jewish literature and ritual, YHWH is called "King of the Universe."

▣ "Command victories for Jacob" This is an imperative of request (BDB 845, KB 1010, Piel imperative.

The word "victories" is literally "salvation" (BDB 447). In the OT it denotes deliverance from physical problems and enemies.

It is possible that the ending letter on Elohim could go with the next word, making it "my Commander" (AB, p. 265), which would be parallel to "My King." AB thinks the next phrase should also be a parallel title, "the Savior of Jacob."

▣ "for Jacob" This is an allusion to YHWH's promises to the Patriarchs (i.e., Abraham, Isaac, Jacob, cf. Genesis 12-35). YHWH has an eternal revelatory, redemptive purpose for the whole world in which Israel and Jesus are key components (see Special Topic at Psalm 2, Intro.)!

44:8 Notice the parallelism of verse 8.

1. boasted — give thanks

2. all day long — forever

▣ "Selah" See Introduction to Psalms, VII and note at Ps. 3:2.

NASB (UPDATED) TEXT: PSALM 44:9-16
 ⁹Yet You have rejected us and brought us to dishonor,
 And do not go out with our armies.
 ¹⁰You cause us to turn back from the adversary;
 And those who hate us have taken spoil for themselves.
 ¹¹You give us as sheep to be eaten
 And have scattered us among the nations.
 ¹²You sell Your people cheaply,
 And have not profited by their sale.
 ¹³You make us a reproach to our neighbors,
 A scoffing and a derision to those around us.
 ¹⁴You make us a byword among the nations,
 A laughingstock among the peoples.
 ¹⁵All day long my dishonor is before me
 And my humiliation has overwhelmed me,
 ¹⁶Because of the voice of him who reproaches and reviles,
 Because of the presence of the enemy and the avenger.

44:9-16 This strophe is a stark reversal of Ps. 44:1-3 and 4-8. Instead of YHWH fighting for Israel (i.e., 44:9b; Ps. 60:10; 108:11), He is fighting against them. It does not specifically mention why, but the problem was covenant disobedience and its consequences (cf. Leviticus 26; Deuteronomy 27-30).

The terrible consequences were not just military defeat but exile, slavery, humiliation!

44:9 "You have rejected us" This verb (BDB 276, KB 276, Qal perfect) is used often in the Psalms where YHWH rejects His covenant people (cf. Ps. 44:9,23; 60:1,10; 74:1; 77:7; 108:11). The reason why is the big question.

1. covenant disobedience (i.e., Leviticus 26; Deuteronomy 27-30)

2. their relationship with YHWH (i.e., Job, Psalm 73, Habakkuk)

3. a test of their loyalty not related to blessings (see SPECIAL TOPIC: GOD TESTS HIS PEOPLE at Ps. 11:4b-5)

The Psalm does not answer this, unless 44:22 is the key to the whole Psalm.

NASB (UPDATED) TEXT: PSALM 44:17-19
 ¹⁷All this has come upon us, but we have not forgotten You,
 And we have not dealt falsely with Your covenant.
 ¹⁸Our heart has not turned back,
 And our steps have not deviated from Your way,
 ¹⁹Yet You have crushed us in a place of jackals
 And covered us with the shadow of death.

44:17-19 This strophe is an attempt to accept responsibility. Israel is claiming innocence.

1. we have not forgotten You

2. we have not dealt falsely with Your covenant

3. our heart (collective) has not turned back

4. our steps have not deviated from Your way

This claim of innocence is continued in the next strophe (cf. Ps. 44:20-22). This may be true for some Israelites but not for the majority of them, for the majority of their history (cf. Deuteronomy 32; Psalm 78; Nehemiah 9).

Verse 19 is theologically similar to Job where he was willing to make God look bad to enhance his own case. The psalmist is accusing God of acting against them in an unfair manner!

For a different interpretation see Derek Kidner, Tyndale OT Commentaries, vol. 15, pp. 185-186.

44:17 "Your covenant" See Special Topic at Ps. 25:10.

44:19

NASB, NKJV,
NRSV, NJB"jackals"
JPSOA, REB"sea monster"

The difference between these two is one consonant.

1. jackal — BDB 1072, תנים

2. sea monster — BDB תנין

The UBS Text Project (p. 237) gives "jackal" a "B" rating (some doubt). The JPSOA gives Ezek. 29:3; 32:2, as parallel passages for tannin (i.e., "sea monster," cf. Gen. 1:21; Job 7:12).

From the Canaanite literature desert creatures are often used as figurative language for the demonic of a nation (cf. Isa. 13:21-22; 34:11-15; Jer. 9:11; Mic. 1:8; Zeph. 2:4).

▣ "the shadow of death" See note at Ps. 23:4. YHWH has abandoned His covenant people to the demonic forces of pagan religions and the realm of death!

NASB (UPDATED) TEXT: PSALM 44:20-26
 ²⁰If we had forgotten the name of our God
 Or extended our hands to a strange god,
 ²¹Would not God find this out?
 For He knows the secrets of the heart.
 ²²But for Your sake we are killed all day long;
 We are considered as sheep to be slaughtered.
 ²³Arouse Yourself, why do You sleep, O Lord?
 Awake, do not reject us forever.
 ²⁴Why do You hide Your face
 And forget our affliction and our oppression?
 ²⁵For our soul has sunk down into the dust;
 Our body cleaves to the earth.
 ²⁶Rise up, be our help,
 And redeem us for the sake of Your lovingkindness.

44:20 This is a specific denial of idolatry. They assert that if they were idolatrous, YHWH would surely have known (Ps. 44:21, cf. Ps. 7:9; 17:3; 26:2; 66:10; 139:23; Jer. 11:20; 17:10; 20:12).

▣ "extended our hands" This is literally "spread forth" (BDB 831, KB 975, Qal imperfect). This was a physical gesture of worship, usually denoting prayer (cf. Exod. 9:29; 2 Chr. 6:12; Ezra 9:5; Job 11:13; Ps. 28:2; 48:31; 88:9; 134:2; 141:2; 143:6), but could include offering (i.e., lifting up) some type of sacrifice (animal, incense, vegetable, or wine).

44:22 This is a claim, like Ps. 44:19, that YHWH has abandoned Israel (cf. UBS Handbook, p. 409). Paul makes use of this verse in Rom. 8:36, and seems to indicate that God's people face problems in a fallen world but He is with them and for them. Nothing can separate us from God's love in Christ (cf. Rom. 8:38-39).

▣ "for Your sake" Some have seen this phrase as the key theological thrust of the Psalm. God's people are persecuted, not because of their sin, but because of their relationship to Him. This motif is clearly seen in the life of Jesus.

I am just not sure there is enough textual evidence from this Psalm to make this claim!

44:23-26 This is seen as a separate strophe by NKJV, NRSV. There is a series of prayer requests (imperatives and jussives).

1. arouse Yourself, Ps. 44:23 — BDB 734, KB 802, Qal imperative, cf. Ps. 7:6; 35:23

2. awake — BDB 884, KB 1098, Qal imperative, cf. Ps. 35:23

3. do not reject us forever — BDB 276, KB 276, Qal imperfect used in a jussive sense, cf. Ps. 77:7

4. rise up — BDB 877, KB 1086, Qal imperative, cf. Ps. 3:7; 7:6; 9:19; 10:12; 17:13; 74:22; 82:8; 132:8

5. redeem us — BDB 804, KB 911, Qal imperative, cf. Ps. 25:22; 130:8 (see Special Topic at Ps. 19:14)

44:23 "why do You sleep, O Lord?" This is an idiomatic anthropomorphic phrase (cf. Ps. 78:65). YHWH (here called Adonia) does not sleep (cf. Ps. 121:4), but at times because of Israel's sin, He seems to remove Himself from fellowship with them (cf. Ps. 44:24-25).

For a good brief discussion see Hard Sayings of the Bible, "Does God Sleep?" (pp. 268-269).

44:24 "do not reject us forever" "Forever" is another idiom referring to fellowship (cf. Ps. 103:9). It seemed forever to them! But it was simply a period of disfellowship so as to engender repentance and restore long term fellowship.

44:25 This is imagery for people praying, either on their knees or prostrate on the ground. This was an unusual position of prayer, which was usually standing with hands lifted and eyes open, looking up. Solomon prayed on his knees (cf. 2 Chr. 6:13); Daniel prayed on his knees (cf. Dan. 6:10); Jesus prayed on His face in Gethsemane (cf. Matt. 26:39)! It is a way to denote intensity!

44:26 "for the sake of Your lovingkindness" YHWH acts for

1. His love for their fathers (i.e., the Patriarchs)

2. His promise to their fathers

3. His wider purpose of the Abrahamic covenant (cf. Gen. 12:3; see Special Topic at Psalm 2, Intro)

4. His covenant loyalty (see Special Topic at Ps. 5:7) to His word (cf. Ps. 6:4; 109:21,26; 119:149)

It was not because of Israel's goodness (cf. Deut. 9:4-6; Ezek. 36:22-38).

SPECIAL TOPIC: YHWH's GRACE ACTS TO ISRAEL

DISCUSSION QUESTIONS

This is a study guide commentary which means that you are responsible for your own interpretation of the Bible. Each of us must walk in the light we have. You, the Bible, and the Holy Spirit are priority in interpretation. You must not relinquish this to a commentator.

These discussion questions are provided to help you think through the major issues of this section of the book. They are meant to be thought-provoking, not definitive.

1. What aspect of the covenant is brought into question in this Psalm?

2. What does this Psalm teach about the political structure of Israel?

3. Why has Israel been defeated?

4. Why is God asked to respond?

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