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7. Il Potere Ammaliatore del Peccato Insito

Introduzione

All'inizio di ogni capitolo ci prendiamo un momento per rivedere da dove veniamo. Facciamolo quindi ora. Dal primo al terzo capitolo imparammo che il peccato insito agisce come una legge nei credenti (cf. Rom 7:21). Specificatamente, e` un'impellente legge interiore, non qualcosa all'esterno di noi. E` potente e costante, ricavando molta della propria forza dalla cittadella in cui risiede, cioe` il cuore. Questo e` vero perche`, come ci ricorda Geremia, il cuore e` il centro di chi siamo ma, tragicamente, e` anche incurabilmente ingannevole e al tempo stesso imperscrutabile. (Ger. 17:9).

Nel quarto capitolo vedemmo che il peccato, nella sua vera essenza, e` inimicizia verso Dio. In verita`, e` all'opposto di Dio stesso e di ogni e qualunque cosa connessa con Lui. Inoltre, mentre il suo centro di operazione e` nel nostro cuore, non c'e` parte di cui siamo costituiti come esseri umani che non sia inquinata dalla sua presenza. Pertanto, in breve, il peccato insito produce inimicizia verso la totalita` di Dio e la totalita` di noi.

Nel quinto e sesto capitolo Owen inizia a delineare due modi in cui il peccato e` inimicizia verso Dio e pertanto potente. Nel quinto capitolo vedemmo che intrappola sia le emozioni che la mente con odio verso Dio. Come dice Owen, il peccato e` avversione verso Dio. Ci sono momenti in cui le emozioni detestano il dovere di adorazione e preghiera a Dio, e la mente si dibatte per continuare a fare buone e accurate riflessioni su Dio. Questo accade sia nelle nostre vite pubbliche che private e noi dobbiamo prendere efficaci misure per ridurre la sua forza e costanza. Forse vorrete rileggere i suggerimenti di Owen a questo proposito.

Nel sesto capitolo imparammo che il peccato, non solo produce avversione verso Dio e le cose di Dio, ma anche direttamente si oppone a Dio. Fa cio` desiderando ardentemente il male e lottando e osteggiando il principio della rettitudine nei credenti. Ma, dice Owen, ci sono due ulteriori aspetti del peccato come inimicizia verso Dio. Quindi, nel settimo capito, impareremo come il peccato abbia il potere di ammaliare la gente e come abbia successo nel farlo. Ci sono molti fattori che producono questa malia, compresa l'opera di Satana, ma alla fine puo` condurre a cio` che Owen chiama la furia e pazzia che accompagnano il peccato. Questa furia e pazzia sono il quarto aspetto. Vediamo ora piu` da vicino questo settimo capitolo.

Una Dettagliata Discussione dell'Argomento del Settimo Capitolo

Sebbene Owen si focalizzi primariamente su Romani 7:23, vale la pena di citare 7:21-25:

7:21Trovo cosi` la legge che quando voglio fare il bene, il male e` presente con me. 7:22 Infatti provo diletto nella legge di Dio secondo il mio uomo interiore. 7:23 Ma vedo una legge diversa nelle mie membra che osteggia la legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che e` nelle mie membra. 7:24 Uomo infelice che sono! Chi mi liberera` da questo corpo di morte? 7:25 Grazie a Dio, per mezzo di Gesu` Cristo Nostro Signore! Cosi` dunque, io servo la legge di Dio con la mia mente, ma con la mia carne servo la legge del peccato (NET Bible; italici miei).

Al suo acme, il peccato puo` invischiare una persona al punto di fare di lui/lei uno schiavo/a della legge del peccato. In realta`, il peccato tenta di rovesciare il potere liberante della nostra co-crocefissione e co-resurrezione con Cristo e il regno della grazia nei nostri cuori.

    Il Fuoco E` sul Successo della Legge del Peccato

Owen arguisce che il punto di Paolo in Romani 7:21-25 non riguarda , strettamente parlando, il potere della legge del peccato di per se`, ma piuttosto il suo successo. E` vero che l'avere successo in qualcosa implica sempre potere, ma il potere e` importante in Romani 7:21-25 sono nella misura in cui spiega il successo e la vittoria del peccato. Owen dice che

non sono tanto il potere e l'azione della legge del peccato che sono espressi qui [cioe` in Romani 7:21-25], ma il suo successo nelle sue azioni e attraverso di esse. Ma il successo e` la maggiore evidenza del potere, e fare prigionieri in guerra e` il massimo del successo. Nessuno puo` puntare a un successo maggiore del fare prigionieri i nemici.55

    Schiavitu` alla Legge del Peccato

In questa breve sezione Owen vuole chiarire la differenza fra l'essere schiavi della legge del peccato e essere dominati o ammaliati da un particolare peccato.

      L'Attuale Piano di Dio

Owen rende chiaro a questo punto che quando Paolo parla della schiavitu` del credente alla legge del peccato, non parla di schiavitu` ad un particolare peccato, ma piuttosto alla legge del peccato, vale adire che ogni credente, secondo il buon piano di Dio, deve sopportare la presenza e il peso del peccato nella sua vita. Noi non possiamo sfuggire alla presenza del peccato in questa vita perche` Dio ha inteso che fosse cosi`. Comunque, questo non significa che Dio comandi la schiavitu` ad un particolare peccato. Al contrario, Egli spesso e in generale si compiace di fornire ogni grazia necessaria per prevenire che particolari peccati ci dominino.

Dio, generalmente, dispone le cose in questo modo e distribuisce grazia ai credenti in misura tale che essi non diventino mai preda di questo o quel particolare peccato alpunto che esso prevalga su di loro e li costringa a servirlo nei relativi desideri, o che esso abbia dominio su di loro, o che essi ne siano prigionieri e schiavi.56

Il modo in cui il credente viene istruito a comportarsi verso il peccato e` espresso bene da Davide in Salmo 19:12-13:

19:12 Chi puo` evitare di peccare? Per favore non punirmi per i miei peccati involontari. 19:13 Inoltre, proteggimi dal commettere peccati evidenti; non permettere che tali peccati abbiano controllo su di me. Allora saro` puro e innocente da deliberata ribellione.

Ora, ci sono alcuni credenti che, specie dopo qualche dolce momento di diletto in Dio o profonda umiliazione o recupero dopo una ricaduta, pensano che il peccato non sara` mai piu` presente in loro, ma questa e` una presunzione eccessiva. Il peccato rialzera` presto la sua odiosa testa e neghera` questo errore. E` meglio che il credente sia consapevole di questo fatto prima che accada e sia preparato a lavorare per la prorpia santita` tutti i giorni della sua vita.

Rimane comunque il fatto, e Owen lo comprende, che alcuni credenti appaiono essere dominati o ammaliati da qualche peccato, almeno per un certo tempo. Questo sembra essere stato il caso di Davide quando egli rimase cosi` a lungo nel proprio peccato senza pentirsi (cf. Isa. 57:17-18). Come si spiega questo? Owen dice che quando una tale situazione esiste dobbiamo immaginare che Satana sia coinvolto nel peccato.

      I Tentativi di Satana di Intrappolare

Owen dice che quando un certo peccato prevale su un credente tanto da dominare la sua esperienza, offuscare il suo giudizio e incitarlo a atti di ribellione cosi` che egli manchi di rispondere all'azione di Dio su di lui, possiamo essere certi che alla radice di questo ci sia Satana. Egli dice che

…per la maggior parte, quando un desiderio o peccato prevale, dipende dal vantaggio e ausilio che esso ha ottenuto da qualche potente tentazione di Satana. Egli ha avvelenato, infiammato e intrappolato l'anima. [Tali persone sono] 'nella trappola del demonio, tenuti da lui schiavi del suo volere' 2 Tim. ii 26. Sebbene essi servissero i loro stessi desideri, tuttavia erano tenuti in quella oppressione essendo invischiati in qualche trappola di Satana; pertanto si dice che sono 'catturati vivi' come un povero animale da fatica.57

Owen vuole fissare due ulteriori punti di chiarificazione riguardo all'opera del demonio. Primo: quando un certo peccato cresce e ammalia una persona, eppure la persona non ha un ambiente o una costituzione che lo/la predisporrebbe a quel particolare peccato (a preferenza di ogni altro), allora possiamo essere certi che Satana gli ha dato la propria predominanza. Questo e` vero perche` la legge del peccato non mette necessariamente un peccato al di sopra di un altro, ma di solito uno prevale sull'altro a causa del temperamento, ambiente, educazione ecc., della persona in questione. Pertanto, se e` presente un peccato che sembra essere impari con il proprio ambiente e costituzione, possiamo concludere che il demonio vi e` essenzialmente coinvolto. Il consiglio di Owen e` perscio` il seguente:

se…un uomo scopre una passione molesta provenire da una qualsiasi corruzione che non si basi in modo evidente sulla propria natura, si crocefigga, come dicono i Papisti, o corra per fede alla croce di Cristo, perche` il demonio e` molto vicino.58

Secondo: Owen dice anche che, quando un peccato prevale fino alla schiavitu` e nel caso in cui non porti vantaggio alcuno alla carne, esso viene da Satana. La legge del peccato serve la carne, ma quando il peccato ammalia al punto che non si trae da esso piacere alcuno, allora possiamo essere certi che Satana e` vigorosamente al lavoro per istigarlo. Per spiegare questo tipo di peccato bisogna che comprendiamo non solo i desideri della carne, ma anche le tentazioni e i trucchi del nostro nemico primario, il demonio.

    La Schiavitu` E` contro la Volonta` Rinnovata dei Credenti

La schiavitu` che il peccato impone ai credenti e` contro il principio delle loro volonta` rinnovata. Che i credenti abbiano una volonta` rinnovata e pertanto resistano alla schiavitu` del peccato e` evidente da numerosi testi:

Romani 7:15 Infatti non capisco quello che faccio: non eseguo cio` che voglio, ma faccio cio` che odio.

Romani 7:19 Infatti non faccio il bene che voglio, ma faccio proprio il male che non voglio! 7:20 Ora, se faccio cio` che non voglio, non sono piu` io a farlo, ma il peccato che vive in me.

Galati 5:17 La carne infatti ha desideri opposti allo Spirito, e lo Spirito ha desideri opposti alla carne perche` questi si contrappongono l'uno l'altro, cosicche` non potete fare cio` che volete.

Il testo da Galati mostra chiaramente che la volonta` nei credenti e` rinnovata, cioe` in accordo con l'opera dello Spirito. Owen arguisce che

le abitudini spirituali della grazia, che sono nella volonta`, resistono e agiscono contro il peccato, e gli stimoli di quelle abitudini, mediante lo Spirito, sono indirizzate allo stesso scopo. Questo rendere schiavi e` contrario, io dico, alle inclinazioni e azioni della volonta` rinnovata. Non c'e` uomo reso schiavo se non contro la propria volonta`.59

Mentre gli uomini possono non scegliere la schiavitu` al peccato in se stessa, che e` scegliere pura infelicita` e guai, nondimeno essi scelgono liberamente le cause e i mezzi della schiavitu` e infelicita`. Owen cita un testo tratto dai profeti come esempio per cio` che vuol dire:

Osea 5:11 Efraim e` oppresso, schiacciato dal giudizio, perche` era determinato a rincorrere idoli insignificanti.

Efraim puo` non aver scelto di essere schiacciato dal giudizio, tuttavia scelse l'idolatria, sapendo che porta a giudizio e oppressione. In breve quindi, qualunque consenso l'anima dia al peccato che e` lo strumento della schiavitu`, non da` comunque consenso alcuno alla schiavitu` stessa. Possiamo quindi dire quattro cose circa questa situazione.

      La Schiavitu` Implica che Il Peccato Ha Grande Potere

Attraverso tutti i capitoli di questo libro Owen sta cercando di dimostrare il potere e l'efficacia del peccato insito. Il suo potere puo` essere visto dal fatto che esso prevale nel rendere schiavi uomini e donne. E` capace di lottare contro la volonta` rinnovata nei credenti, anche di quello piu` santo. Questo stesso fatto dimostra il suo potere e successo. Il suo prevalere contro la diligenza, operosita`, vigilanza e continua resistenza della volonta`, evidenzia il suo potere.

      La Schiavitu` Implica Molteplici Successi Particolari

Se la legge del peccato non avesse successo in particolari peccati, non si potrebbe affatto dire che porta alla schiavitu`. Potrebbe ribellarsi e attaccare, ma ripetiamo, non avrebbe mai successo, non si potrebbe dire che porta alla schiavitu`. La legge del peccato pero` ammette numerosi livelli di successo. Talvolta porta a peccati esteriori, e questa e` la sua massima aspirazione, mentre altre volte riesce solo a indebolire e intrappolare l'anima. In 1 Timoteo 6:9-10, l'apostolo parla dei vari gradi di successo rigurado all'avidita`:

6:9 Coloro che anelano a esse ricchi, cadono nella tentazione e in una trappola, e in molteplici desideri insensati e nocivi che sommergono gli uomini nella rovina e nella perdizione. 6:10 Poiche` l'amore del denaro e` la radice di tutti i mali. Alcuni per raggiungerlo si sono sviati dalla fede e si sono martoriati con molti dolori.

      La Schiavitu` E` Infelice e Miserevole

Quanto e` triste, dice Owen, venire trattati (dalla legge del peccato) cosi` malignamente, in opposizione alla valutazione della propria mente e contro la propria volonta`, battaglie e sforzi; questa e` veramente una condizione infelice e miserevole.

Quando l'anima e`, mediante la grazia, portata a disprezzare il peccato e ogni comportamento malvagio, a odiare anche la minima discrepanza fra se stessa e il santo volere di Dio, eppure viene forzata da questa legge del peccato, con tutta la relativa inimicizia e follia, e l'insensibilita` e sporcizia che l'accompagnano, quale condizione puo`essere piu` terribile?60

      La Schiavitu` E` una Peculiarita` dei Credenti

Di coloro che non sono rigenerati, che non conoscono la presenza ricreatrice dello Spirito insito, non viene mai detto che sono resi schiavi della legge del peccato. Essi possono comunque venir forzati a servire particolari peccati contro il loro stesso miglior giudizio e convinzione. Pertanto un adultero puo` essere convinto dell'ingiustizia e male del proprio comportamento, cosi` come un alcolizzato, ma entrambi trovano le tentazioni troppo piacevoli e quindi si arrendono al potere del peccato. Di nessuno di essi si diche che sono schiavi della legge del peccato, solo di particolari peccati. La ragione per cui essi non possono essere resi schiavi della legge del peccato e` che essi vi si assoggettano volontariamente. Essa ha di diritto dominio su di loro e essi non possono opporvisi, tranne quando esplode in qualche particolare peccato che affligge le loro coscienze; i non-credenti non possono realmente considerare la natura del peccato come peccato, ma solamente le scomode e imbarazzanti conseguenze che esso comporta. Il significato stesso di essere resi schiavi suggerisce l'idea che avviene contro la propria volonta`. Questo, comunque, puo` essere vero solo per un credente, non per un non-credente, perche` solo un credente possiede una volonta` rinnovata e solo un credente si puo` opporre alla legge del peccato.

    La Legge del Peccato come Pazzia e Furia contro Dio

All'inizio del sesto capitolo Owen delinea due modi principali in cui il peccato produce inimicizia verso Dio, cioe`, con la forza e con la frode. Mentre la frode viene trattata nell'ottavo capitolo, la forza si snoda lungo quattro linee distinte, ma collegate nei capitoli sesto e settimo. Nel sesto capitolo Owen mostra come il peccato esercita la propria forza (1) nel concupire, (2) lottando o osteggiando. Fino qui, nel settimo capitolo, egli ha spiegato come il peccato dimostri la propria forza mediante (3) il rendere schiava l'anima. Ora egli vuole terminare la sua discussione sul potere del peccato come inimicizia verso Dio, dimostrando che (4) il successo del peccato porta a furia e pazzia.

Owen dice che l'ultimo modo in cui la legge del peccato si oppone alla legge della grazia e alla volonta` di Dio, e` con la sua furia e pazzia. Egli cita Ecclesiaste 9:3:

9:3 Questa e` la cosa spiacevole riguardo a tutto a tutto cio` che accade sulla terra: lo stessa sorte tocca a tutti. I cuori di tutti gli uomini sono colmi di male e c'e` pazzia nei loro cuori durante tutta la loro vita: poi essi muoiono.

Questa pazzia, contenuta nel cuore di tutti gli uomini, viene ben illustrata dalle parole di Geremia e Osea:

Geremia 2:24 Tu sei come un'asina selvatica cresciuta nel deserto. Nel suo desiderio essa annusa l'aria per sentire l'odore del maschio. Nessuno puo` trattenerla quando e` in calore. Nessun maschio deve stancarsi per rincorrerla. Nel tempo dell'accoppiamento essa e` facile da trovare. 2:25 Israele, non rincorrere altri cani al punto di consumarti le scarpe e seccarti la gola. Ma tu dici: 'E` inutile che tu cerchi di fermarmi! Non puoi, perche` io amo quei cani forestieri. Io voglio rincorrerli.'

Geremia 50:38 Sulla sua terra verra` una siccita` e i canali si prosciugheranno. Tutto cio` accadra` perche` la sua terra e` colma di idoli. Il suo popolo agisce come i pazzi a causa di quegli idoli che essi temono.

Osea 8:9 Essi sono saliti verso Assiria, come un asino selvatico che ha perso la strada. Efraim ha ingaggiato prostitute come amanti.

Ci sono ora tre aree che Owen vuole toccare riguardo alla pazzia e alla furia del peccato. Esse sono: (1) la sua natura: (2) le sue cause e (3) cosa lo accompagna, come pure i suoi effetti, proprieta` e cio` che esso produce.

      La Natura di Questa Pazzia

La furia del peccato consiste nella sua persistente, molesta, aggressiva spinta verso il male. Se gli viene negato la prima volta, esso tentera` ancora. Se viene respinto di nuovo, esso si inoltrera` ancora di piu` nell'immaginazione. Non si arrendera` nemmeno quando Dio portera` disciplina in forma di punizione o di diserzione.In realta`, a dispetto di tutto questo, gli uomini continuano nel folle e vano inseguimento dei loro desideri. Owen dice che questa pazzia e`

… il logorio e la tortura dell'anima da parte di un peccato per forzarne il consenso e ottenere soddisfazione. Sorge nel cuore, e` respinto dalla legge della grazia e ammonito: ritorna, e ripresenta il suo veleno... E se non puo` prendere quella strada, e` bloccato e spinto su e giu` nella melma e sporcizia di folli immaginazioni, corrotti e malsani desideri, che dividono e logorano l'anima... Dio e` adirato [con tali persone] e dimostra la sua ira con tutti i mezzi e i modi possibili per renderli ragionevoli... Forse che tutto questo produce qualche effetto? No: essi continuano e procedere come pazzi nella loro concupiscenza... Questa e` pura pazzia e furia.61

      Le Cause di Questa Pazzia

Owen afferma che il peccato non arriva ordinariamente al suo estremo se non quando ha un doppio vantaggio. Per prima cosa egli dice che tale pazzia cresce e e` provocata da qualche grande tentazione: Satana stesso aggiunge veleno al desiderio e l'infiamma con forza e con piu` acuta pazzia. Questo sembra essere stato il caso di Davide e Betsabea. Davide commise i gravi peccati di adulterio, crudelta`, menzogna e omicidio, per cui si puo` ragionevolmente concludere che Satana stesso fosse coinvolto nel tentare il re.

Sebbene il peccato sia sempre un fuoco nelle ossa, tuttavia non diventa un incendio a meno che Satana venga con il suo mantice a soffiarvi sopra. Percio` la persona consideri seriamente se la legge del peccato in lei raggiunge questi estremi, e potra` darsi che scopra dove si trova il demonio e dove si insinua in questa faccenda.62

La seconda ragione per cui il peccato raggiunge tali picchi di pazzia e` che lo si e` tollerato e gli e` stato concesso di prevalere in una persona. Il peccato non cresce fino a tali inconcepibili proporzioni al suo primo assalto. Ci deve essere stato un'acquiescenza dell'anima alle sue richieste e tale acquiescenza, nel tempo, ha condotto alla presente pazzia nell'anima. Il peccato deve invece essere trattato con vigore fin dalle sue prime apparizioni. Dovrebbe esser messo a morte immediatamente e non intrattenuto. Noi dovremmo morire piuttosto che concedergli di fare anche un solo passo. Faremmo bene ad ascoltare Owen su questo punto:

Se il peccato si fa strada nell'anima, e vi trova qualche accettazione per via del proprio inganno o a causa della negligenza dell'anima, o della carnale fiducia che l'anima ha di saper contenere in altri momenti le pressioni dei desideri, esso prende forza e potere, e si crea l'insensibilita`[ cioe, lo stato di cose] che stiamo considerando.63

Queste sono quindi le due condizioni che spesso permettono tali estremi di pazzia: (1) le tentazioni di Satana e (2) precedenti gingillarsi col peccato, cosicche` esso possa guadagnare forza.

      Gli Effetti di Questa Pazzia

La furia nel peccato raggiunge il massimo quando esso cerca di estromettere, almeno momentaneamente, il predominio della grazia nel cuore del credente. Poiche` il credente e` in Cristo e il Suo Spirito risiede in lui, il predominio della grazia regna, ma ci sono momenti in cui il suo predominio e regno, sebbene non sia mai completamente impotente, e` per qualche attimo seriamente indebolito quando la legge del peccato si mette all'opera. Le influenze della legge della grazia possono quindi essere interrotte per un po` e il suo regno indebolito dal potere del peccato.

Come puo` il peccato produrre cio`? Owen dice che potremmo comprendere questo un po` meglio, se prima capissimo come la grazia opera nell'anima. Primo: dobbiamo realizzare che la sede e residenza della grazia e` nella totalita` dell'anima, inclusa l'intera mente, volonta` e emozioni. In realta`, l'intera anima e` stata rinnovata a immagine di Cristo (Ef. 4:23-24). Il regno della grazia influenza pertanto tutte queste facolta` dell'anima, poiche` esse operano all'unisono con poteri spirituali e morali.

Secondo: l'interruzione dell'opera della grazia puo` avvenire quando la legge del peccato agisce su queste facolta` dell'anima osteggiando la legge della grazia. La legge del peccato dirotta l'opera di santificaione della grazia e fa si` che la mente sia oscurata da pregiudizio, errore e false interpretazioni. La mente viene cosi` deviata dal proprio santo dovere di guidare la volonta` e le predilezioni a immagine di Cristo. La volonta`, da parte sua, sebbene sia resa capace dalla grazia di offrire abituale obbedienza a Cristo, e` prima indebolita, poi messa da parte e alla fine resa inutile, mediante le continue sollecitazioni e tentazioni del peccato. All'inizio la volonta` manca il proprio controllo sull'ubbidienza, poi discute con se stessa circa l'intero concetto di ubbidienza, e alla fine lascia tutto il controllo al nemico. Le predilezioni, da dove il peccato spesso inizia, torturano l'anima con continui e contradditori desideri per cio` che e` proibito e al di la` dei limiti. E` in questo modo quindi che la legge del peccato procede nell'anima e interrompe la legge della grazia, seppure temporaneamente.

      La Pazzia del Peccato Accompagnata Spesso da Scorrettezza

Ora, la pazzia del peccato ha anche al suo interno altre proprieta`, come la scorrettezza e lo sprezzo del pericolo. Ogni preoccupazione per quelle che possono essere le conseguenze, puo` venir messa da parte per poter soddisfare il nostro desiderio. E questo include anche cio` che Dio stesso puo` farci a causa del nostro peccato. In realta`, la pazzia del peccato disprezza Dio al punto che siamo spesso pronti a sacrificare le nostre anime per soddisfare i nostri corrotti desideri.

Dio paro` tratta con noi per quanto riguarda il nostro inseguire il peccato. Prima Egli concede grazia per mantenerci entro i giusti limiti, ma se le nostre anime mancano di corrisponderLo e desiderano essere libere dalla Sua rinnovante presenza, Egli dispensa grazia impedente. Questo e` cio` che dice il profeta:

Osea 2:6 Pertanto, Io le sbarrero` presto la via con spine; la circondero` di mura cosicche` ella non trovera` piu` i suoi sentireri 2:7 Poi ella rincorrera` i suoi amanti, ma non li raggiungera`. Allora ella dira`: Tornero` da mio marito perche` allora stavo meglio di adesso.

I tipi di ostacoli (barriere) che Dio mette sui nostri sentieri sono duplici, dice Owen. Prima Dio ci fa dono di ragionevoli considerazioni, e poi Egli manda provvidenziali dispensazioni. Le ragionevoli considerazioni comprendono punizioni per il peccato, morte, giudizio e inferno. Dio e` in grado di mettere attorno all'anima una barriera di terrore e ricordarle anche le conseguenze materiali del peccato, cioe` vergogna, rimprovero, scandalo, punizioni, e simili.

Le provvidenziali dispensazioni riguardano sia le afflizioni che le misericordie. Esse intendono operare sull'anima e portarla a rinunciare alla sua ricerca del peccato. Owen cita di nuovo i profeti (e Giobbe) a sostegno della sua tesi:

Isaia 57:16 Io infatti non voglio essere per sempre ostile e perpetuamente adirato, perche` allora lo spirito dell'uomo, l'anima che Io creai, verrebbe meno davanti a Me. 57:17 Io mi sono adirato per la loro iniqua cupidigia; li ho attaccati e irosamente respinti, eppure essi rimasero disubbidienti e testardi. 57:18 Io ho visto il loro comportamento, ma li guariro` e daro` loro riposo e, ancora una volta, consolero` coloro che sono afflitti.

Osea 2:9 Pertanto, Io mi riprendero` il mio grano al tempo del raccolto e il mio vino quando il tempo e` maturo; Io portero` via la mia lana e il mio lino che avevo provveduto per vestirla. 2:10 Presto esporro` la sua volgare nudita` agli occhi dei suoi amanti e nessuno sara` capace di salvarla dalla mia mano! 2:11 Mettero` fine ai suoi divertimenti: le sue annuali festivita` religiose, le sue celebrazioni mensili dei noviluni e le settimanali celebrazioni dei Sabati; tutte le sue consuete solennita`.

Giobbe 33:16 Allora Egli da` rivelazioni alla gente e li terrorizza con ammonimenti, 33:17 per distogliere l' uomo dal suo peccato e tenerlo lontano dal suo orgoglio. 33:18 Egli risparmia la vita della persona dalla corruzione, la vita stessa dal passare all'altra sponda. 33:19 Oppure una persona e` castigata sul proprio letto mediante il dolore e l'agitazione continua delle proprie ossa.

Cosi` dunque, facendo appello direttamente alle nostre menti e facendo accadere situazioni che ci portano a riconsiderare i nostri comportamenti, Dio ci impedisce di gettarci a capofitto in peccati sempre piu` gravi. Ma ripetiamo, ci sono momenti in cui la pazzia del peccato fa presa sull'anima e possiede la mente, tanto da eliminare qualsiasi controllo e mantenere la sua ostinata decisione di avventurarsi totalmente sulla via del peccato.

Sommario del Settimo Capitolo

Il peccato insito agisce nei credenti come un'interiore, impellente legge. Ricava la sua forza dal fatto che risiede nel cuore che e`, esso stesso, piu` ingannatore di qualsiasi altra cosa e impossibile da svelare. Nella sua essenza il peccato insito e` assoluta inimicizia verso la totalita` di Dio. E` inimicizia in quanto detesta la presenza di Dio e per di piu` si pone costantemente e assolutamente in opposizione a Dio. Lo oppone in almeno quattro modi, cioe` concupendo, lottando, osteggiando, rendendo schiava l'anima e generando pazzia e furia.

Questo capitolo si proponeva di vedere piu` da vicino i due ultimi modi in cui il peccato e` inimicizia verso Dio. Owen ha spiegato, basandosi principalmente su Romani 7:23, che la legge del peccato rende schiava l'anima, persino contro le rinnovate tendenze del cuore del credente. Egli ha spiegato che la frase rendere schiava si riferisce al successo della legge del peccato nel cuore di una persona e che, quando un certo peccato, che precedentemente non aveva avuto alcuna opportunita` nella vita della persona, si radica molto profondamente e/o non da` alla carne nessun piacere, possiamo concludere che Satana vi e`direttamente coinvolto.

Anche audacia e sdegno del pericolo accompagnano un peccato di tale gravita`. La gente in tale condizione non sembra curarsi affatto di cio` che Dio fara` o cosa gli altri pensino; essi semplicemente continuano a perseguire strenuamente il peccato e la soddisfazione. Sebbene Dio mandi calmi ragionamenti e considerazioni, nonche` calamita` e misericordia, spesso non vi e` risposta. I credenti che si comportano in questo modo hanno ripudiato il regno della grazia per un certo tempo e stanno invitando la penosa disciplina della mano di Dio.

Questo capitolo quindi, porta a conlusione l'idea del peccato come inimicizia verso Dio. Nel prossimo capitolo Owen esaminera` da vicino la frode che il peccato implica. Egli osservera` in che modo l'ingannevolezza del peccato influenza la mente e come questa venga deviata dai propri santi doveri.


55 VI:202.

56 VI:203.

57 VI:203.

58 VI:204.

59 VI:205.

60 VI:205-6.

61 VI:206-7.

62 VI:207.

63 VI:208.

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